PEC per Amministratori di società: Obbligo dal 2025
L’introduzione dell’obbligo di PEC personale per gli amministratori di società, previsto dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), segna un importante passo verso la digitalizzazione e l’efficientamento dei rapporti tra pubblica amministrazione e impresa. In vigore dal 1° gennaio 2025, questa misura coinvolge direttamente tutti gli amministratori di società, imponendo loro la registrazione e comunicazione di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) personale al Registro delle Imprese.
Ecco un approfondimento completo sull’argomento, con focus su finalità, ambiti di applicazione, tempistiche, sanzioni e aspetti ancora da chiarire.
📌 Cos’è la PEC e perché è importante per gli amministratori
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di comunicazione elettronica che garantisce:
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Data e ora certa di invio e ricezione
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Integrità del contenuto (non modificabile)
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Valore legale equiparabile a una raccomandata A/R
Nel contesto societario, la PEC consente un canale diretto, tracciabile e trasparente tra le autorità (Camere di Commercio, INPS, Agenzia delle Entrate, Tribunali, ecc.) e gli amministratori, assicurando comunicazioni tempestive e ufficiali, fondamentali per:
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Notifiche di atti giudiziari o amministrativi
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Convocazioni
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Adempimenti formali
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Verifiche ispettive e procedimenti sanzionatori
🎯 Finalità dell’obbligo di PEC personale
L’obbligo introdotto mira a:
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Migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione
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Ridurre tempi e costi delle comunicazioni legali
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Garantire trasparenza e tracciabilità
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Rendere l’amministratore personalmente raggiungibile, anche in caso di cambi di sede o inadempienze societarie
Questo passaggio rafforza anche la responsabilità individuale dell’amministratore nei confronti delle comunicazioni istituzionali.
📘 Ambito di applicazione
L’obbligo riguarda tutti gli amministratori di società, senza distinzione di forma giuridica, inclusi:
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Società di persone: SS, SNC, SAS
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Società di capitali: SRL, SPA, SAPA
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Cooperative e consorzi
🟠 Importante: l’indirizzo PEC deve essere personale, distinto da quello della società o da eventuali indirizzi collettivi usati in passato.
📅 Tempistiche e adempimenti
Per società già esistenti al 1° gennaio 2025:
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Gli amministratori in carica dovranno comunicare la PEC personale al Registro delle Imprese entro il 30 giugno 2025
Per società costituite dal 1° gennaio 2025 in poi:
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La PEC dell’amministratore dovrà essere comunicata contestualmente alla registrazione della società
La comunicazione avverrà tramite i canali telematici del Registro delle Imprese, probabilmente tramite il portale ComUnica, ma si attendono chiarimenti operativi.
🛠️ Come ottenere la PEC personale
Gli amministratori possono attivare la propria PEC personale tramite uno dei gestori accreditati AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), come:
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Aruba PEC
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InfoCert
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PosteCert
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Namirial
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Register.it
Passaggi tipici:
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Registrazione online
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Identificazione dell’intestatario (tramite SPID, CIE o documento d’identità)
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Attivazione casella con nome, cognome e codice fiscale
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Eventuale firma digitale per comunicazioni ufficiali
💡 Si consiglia di utilizzare un indirizzo facilmente riconducibile all’identità dell’amministratore, come:nome.cognome@pec.it
💸 Sanzioni e conseguenze del mancato adempimento
In caso di mancata comunicazione della PEC entro i termini:
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La società può subire una sospensione delle istanze di iscrizione/modifica al Registro delle Imprese
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L’amministratore può incorrere in sanzioni pecuniarie (da definire nei decreti attuativi)
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In caso di irreperibilità PEC, le comunicazioni possono ritenersi valide anche se non lette
⚠️ Criticità e punti da chiarire
Sebbene la norma sia già in vigore, restano alcuni aspetti operativi ancora da chiarire, tra cui:
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Ambito temporale soggettivo:
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L’obbligo vale solo per gli amministratori nominati dopo il 2025 o anche per quelli già in carica prima?
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Modalità operative di comunicazione:
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Sarà predisposta una sezione PEC personale nel portale del Registro Imprese?
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Come avverrà la verifica del legame tra amministratore e PEC?
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Amministratori con più incarichi:
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È possibile usare un’unica PEC personale per più società?
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Oppure serve una PEC diversa per ogni incarico?
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Questi elementi saranno probabilmente definiti con circolari ministeriali o note esplicative da Unioncamere o MIMIT.
✅ Conclusioni: un’opportunità oltre che un obbligo
L’obbligo della PEC personale per gli amministratori è una misura coerente con il processo di digitalizzazione della PA e del sistema imprenditoriale italiano. Sebbene implichi un nuovo adempimento, può diventare uno strumento utile per:
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Velocizzare le comunicazioni
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Ridurre il rischio di sanzioni per mancata notifica
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Favorire una maggiore responsabilizzazione degli amministratori
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Mantenere tracciabilità e trasparenza dei rapporti istituzionali