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DPI nel settore sanitario: quali sono e perché sono essenziali

L’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) nel settore sanitario è un aspetto essenziale della gestione del rischio biologico e chimico, nonché una componente imprescindibile della sicurezza nei luoghi di cura. In un contesto dove operatori sanitari entrano quotidianamente in contatto con fluidi biologici, pazienti infettivi, superfici contaminate o materiali pericolosi, i DPI rappresentano una barriera fondamentale tra l’operatore e il potenziale pericolo.

Di seguito, un’analisi approfondita dei DPI in ambito sanitario, con particolare attenzione alla loro funzione, classificazione, normativa di riferimento e corretto utilizzo.


🛡️ Perché i DPI sono essenziali nel settore sanitario

Nel contesto sanitario, i DPI servono a prevenire la trasmissione di agenti patogeni come virus, batteri e funghi, che possono causare infezioni gravi non solo tra operatori ma anche nei pazienti stessi, spesso immunodepressi o fragili. Inoltre:

  • Proteggono da rischi biologici e chimici, inclusi farmaci pericolosi (es. chemioterapici) e disinfettanti.

  • Ridimensionano la trasmissione crociata tra pazienti, strumenti e superfici.

  • Contribuiscono alla riduzione delle infezioni ospedaliere (infezioni nosocomiali).

  • Rientrano in un sistema integrato con igiene delle mani, pulizia ambientale e sorveglianza sanitaria.


🧰 Tipologie principali di DPI nel settore sanitario

1. Mascherine

  • Chirurgiche: bloccano le goccioline espulse da chi le indossa; protezione verso l’esterno.

  • FFP2/FFP3: filtrano anche le particelle sospese; protezione bidirezionale, utilizzate in presenza di agenti trasmissibili per via aerea (es. SARS-CoV-2, tubercolosi).

2. Guanti monouso

  • Lattice, nitrile o vinile, scelti in base all’attività e al rischio.

  • Evitano il contatto diretto con fluidi biologici o superfici contaminate.

  • Cambiati a ogni procedura o contatto con nuovo paziente.

3. Camici e tute protettive

  • Camici idrorepellenti per attività di routine.

  • Tute integrali per reparti infettivi o ambienti ad alto rischio.

  • Devono garantire copertura totale e traspirabilità.

4. Occhiali e visiere

  • Proteggono occhi e viso da schizzi di sangue o secrezioni.

  • Utilizzati anche durante manovre invasive o aerosol-generanti.

5. Calzari e copricapo

  • Limitano la diffusione di agenti contaminanti tra aree (es. tra blocco operatorio e altri reparti).

6. DPI speciali per chirurgia o emergenze

  • Maschere facciali integrate, caschi ventilati, dispositivi a pressione positiva: usati in chirurgia, reparti di malattie infettive ad alto rischio, o laboratori di biosicurezza elevata.


⚖️ Normativa di riferimento

🇪🇺 Norme europee:

  • Regolamento (UE) 2016/425: definisce i requisiti per progettazione, produzione e certificazione dei DPI.

    • Classe I-III in base al livello di rischio (i DPI sanitari rientrano in classe III).

🇮🇹 Norme italiane:

  • D.Lgs. 81/2008, artt. 74-79: obblighi per datore di lavoro e lavoratori.

    • Obbligo di valutazione del rischio

    • Fornitura di DPI certificati

    • Formazione e addestramento all’uso corretto

    • Sostituzione e manutenzione periodica

📋 Altri riferimenti:

  • Protocolli del Ministero della Salute

  • Indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)

  • Linee guida ASL regionali


🧑‍🏫 Formazione e responsabilità

La semplice distribuzione dei DPI non basta: la loro efficacia dipende in larga parte da un corretto utilizzo, che deve essere supportato da:

➤ Formazione obbligatoria

  • Come indossare e rimuovere DPI in sicurezza (donning & doffing)

  • Smaltimento corretto secondo normativa rifiuti sanitari

  • Riconoscimento dei limiti d’efficacia di ogni dispositivo

➤ Aggiornamenti periodici

  • Cambi normativi o nuovi rischi

  • Introduzione di nuovi dispositivi

➤ Responsabilità del datore di lavoro

  • Garantire DPI adeguati e sostitutivi

  • Verificare la corretta applicazione delle procedure

  • Tenere registro della formazione

Una cultura della sicurezza deve essere promossa in tutta l’organizzazione sanitaria, come parte integrante del rischio clinico e della qualità delle cure.


🔁 DPI e gestione del rischio clinico

I DPI non vanno intesi come strumenti isolati, ma come componenti integrati nella gestione del rischio sanitario. Si affiancano a:

  • Sanificazione ambientale

  • Igiene delle mani

  • Isolamento dei pazienti infetti

  • Sorveglianza del personale

Un uso scorretto dei DPI può annullare i benefici degli altri sistemi di prevenzione. È quindi essenziale una supervisione continua, anche con audit interni e simulazioni.


Conclusioni: perché sono indispensabili

I DPI nel settore sanitario:

  • Proteggono operatori e pazienti da infezioni

  • Prevengono eventi avversi e complicanze

  • Supportano la qualità e la sicurezza delle cure

  • Sono obbligatori per legge, ma anche strumenti etici e professionali

Investire nei DPI e nella loro corretta gestione significa:

  • Ridurre assenteismo e costi legati agli infortuni

  • Aumentare la fiducia dei pazienti

  • Rispettare gli standard internazionali di sicurezza

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